Perdifumo 2021: Our time is running out – il tempo sta per scadere

Questa è probabilmente l’ultima riflessione pre-elettorale che avrò modo di pubblicare in quanto i giorni che ci separano dalle urne stanno volando.

Approfitterò quindi un’ultima volta della vostra pazienza per tentare di fornire una visione quanto più oggettiva possibile di quanto sta accadendo (e tutti noi stiamo facendo accadere) sul nostro territorio.

Ho pensato di dividerla in tre punti (domande) che dovrebbero aiutarci a chiarire il risultato dei nostri comportamenti.

Poi, da giorno 6/10/21, mi dedicherò esclusivamente a tentare di proporre piccoli (micro) interventi ai vincitori di questa tornata. Nella speranza che possano essere ascoltati.

Ma prima…

I Ringraziamenti

Credo di aver partecipato ad almeno venti/venticinque incontri e di aver potuto dialogare con praticamente tutte le forze presenti (sia quelle scese in campo che con quelle rimaste dietro le quinte) sul territorio.

E sono sincero, non tornerei mai indietro sui miei passi perché ho avuto la possibilità di conoscere tantissime persone nuove. Tutte che godono della mia stima e del mio rispetto. Sopratutto, coloro coi quali ho potuto dibattere. E dai quali ho potuto imparare.

Ed è per questo che voglio ringraziare innanzitutto i membri fondatori del gruppo Insieme per Perdifumo. Senza di loro questa mia esperienza non sarebbe stata possibile.

Grazie a Nicola Funicello, Luca Malzone, Stefania De Simone, Nicola Giordano e Carlo di Muoio per avermi coinvolto nel dare vita a questa associazione. Grazie poi a coloro che l’hanno estesa e supportata, mettendo a disposizione la propria persona per la costituzione di una lista civica: Eva Balan, Alfonsa Della Pepa, Maria Rosaria di Paola, Gennaro del Russo e Otello Spinelli. Grazie anche a tutti i sostenitori esterni che con i loro suggerimenti ci hanno permesso di crescere. Grazie anche a chi ha deciso di percorrere altre strade.

Ancora, grazie a Carlo di Muoio (di Io voglio Vivere Qui) per le lunghe riflessioni pedagogiche/filosofiche che ci hanno tenuto compagnia diverse volte in quel di Vatolla. Grazie anche a Marceo Ronzio (Rinnovamento Democratico) e ad Antonio Contente (Andreotti😅 – Impegno Comune per Perdifumo) per i tanti consigli che gratuitamente hanno voluto darmi.

Un grazie particolare va ad Agostino Pisano e Francesco Treppete (Impegno Comune per Perdifumo), Antonio Mondelli (SiAmo Perdifumo) e ad Angelica Malandrino (Impegno Comune per Perdifumo) per le discussioni sugli spunti programmatici ai quali mi hanno permesso di partecipare. Dialogare con voi è stato per me un momento di crescita e formazione importante.

Sicuramente ho dimenticato il nome di qualcuno ma ringraziando tutto il comune sono sicuro di abbracciare anche loro.

Cosa accade ora?

Non è un segreto il fatto che da due anni ormai io predichi unione. E probabilmente ho anche rotto un po’ le scatole (annoiato) a chi di unione proprio non vuol sentir parlare 😅. Probabilmente anche agli altri. 😰

Ad ognuno ho proposto sempre le stesse quattro cose: unione, coesione, programmazione e catena di comando.

Ho accettato, senza mai dare seguito a polemiche (tranne una perché ritengo che le pezzecate vadano stroncate sul nascere), di essere chiamato Sciacallo, Superbo, Forestiero, “Cane accuoto” … e non ricordo quale altro nomignolo. Ovviamente ho accettato tutto questo con il solo scopo di stressare i cervelli dei nostri futuri amministratori e piantarci dentro l’idea che uniti si può costruire, divisi ci si “arrecetta”.

Purtroppo però, il mio tentativo di unificazione e pacificazione è parzialmente naufragato nel momento in cui il paese si è frammentato. E sebbene stia tentando in qualche modo di raccogliere i cocci e incollarli, molto lavoro resta ancora da fare. E tempo purtroppo non ce n’è più… o meglio, di tempo ce n’è tanto ma speravo di riuscirci subito (beata gioventù).

Cosa sta accadendo?

Negli ultimi giorni, la temperatura è salita alle stelle, in modo estremamente meno controllabile di quanto avvenuto prima della presentazione delle liste. E sembrerebbe non intenzionata ad abbassarsi ma ad aumentare ancora di più. Io sinceramente mi aspetto possano accadere anche “litigi” nei giorni successivi… mi auguro di sbagliarmi.

Stiamo cascando di nuovo nel classico errore che si compie ogni qual volta due o più entità entrano in competizione.

Stiamo entrando nella fase del tifo da stadio. Iniziamo tutti a comportarci come ultras, come zombie guidati da soli impulsi animali anziché dal proprio intelletto (che ci distingue dagli animali in quanto uomini).

Siamo decaduti nel campanilismo più becero. Riporto solo alcune dei ragionamenti ai quali ho assistito, quelli che mi hanno dato maggiormente il voltastomaco.

  • A Perdifumo non vogliamo il sindaco di Vatolla;
  • A Vatolla ci sentiamo stato a parte (causa mancanza strada interna) e riteniamo che, cito testualmente, “ma poi, nui non avimo niente ra sparte cu Pierdifumo”;
  • Devo screditare per prendere consenso;
  • Mercato lo consideriamo una strada di passaggio perché “tanto 90 sono”;
  • S. Pietro, Noce, Paradiso, Maisi, Cafaro, Coste etc li riteniamo solo serbatoi di voti.

Complici (e parzialmente artefici) di questa escalation, oltre che i burattinai dietro le quinte, sono anche i diversi profili anonimi che si divertono ad aizzare il popolo. Ne ho contati almeno cinque ma qualcuno potrebbe essermi sfuggito.

A questi (o questo/a) signori/e/a chiedo per il bene del paese di sospendere la loro attività di disgregazione e di divisione almeno per qualche giorno. Tentare di condizionare il voto con questi metodi di “lega-padana” memoria è squallido… ma purtroppo molto efficiente.

A cosa stiamo rinunciando?

Cadendo nel tranello di chi tira i fili da dietro le quinte, stiamo rinunciando alla possibilità di crescere.

Stiamo rinunciando alla possibilità di lavorare insieme per un obiettivo comune. Stiamo rinunciando alla possibilità di sfruttare il potenziale di tutti i cittadini focalizzandolo sui problemi da risolvere.

Ci stiamo scavando la fossa (economica e sociale) da soli.

Cosa stiamo dimostrando?

Ad oggi, di essere un popolo acerbo. Anagraficamente vecchio ma culturalmente (e civilmente) agli albori.

Quale essere intelligente può realmente credere che farsi la guerra può portare a qualche beneficio? O che prevaricare l’altro può garantire stabilità? E quale essere dotato di umanità può provare piacere nel schiacciare l’altro?

Chi prevarica, chi calpesta altro non fa che seminare spine. E immagino ve ne siate accorti a questa tornata date tutte le difficoltà che avete avuto nel chiedere le liste.

Verso cosa ci stiamo avviando?

Continuando a percorrere questa strada ci stiamo avviando verso una lotta all’ultimo voto, dalla quale uscirà fuori un vincitore molto debole che potrebbe non essere in grado di amministrare. E che ovviamente non rappresenterà la volontà popolare ma solo di metà popolazione.

Ci stiamo avviando a spaccare un paese in due (tre?) tronconi.

Ci stiamo, ancora una volta, prendendo la responsabilità di potenziali nuove faide.

Eppure, basterebbe veramente poco per trasformare questo posto in un paradiso.

Cosa sarebbe intelligente fare?

Ho ascoltato praticamente tutti i comizi e in alcuni ho sentito il termine inclusione. Ho visto anche braccia aperte verso “il prossimo”. Sarebbe bello che prima di domani sera questa inclusione venisse messa in atto.

Ai tre capogruppo (Antonio, Rosaria, Vincenzo) faccio un ultimo appello.

Chiamatevi. Parlatevi e domani sera presentatevi tutti e tre insieme a dirci che da giorno sei lavorerete fianco a fianco. Che sarete una guida per la popolazione. Non un motivo di divisione. Invece di fare 12 comizi in un giorno (divisione) ne fate uno solo (coesione). E risparmiate pure benzina che male non fa di questi tempi.

Veniteci a dire che creerete le condizioni per permettere a TUTTI i cittadini di migliorare la propria condizione.

Non veniteci a raccontare di quanto siete belli voi e quanto sono brutti gli altri. Veniteci a dire che non farete sfilate o feste dopo l’esito ma che tutti insieme vi presenterete alla popolazione come servitori della stessa. Non state giocando una finale.

Condoniamo quanto successo fino ad oggi e ripartiamo con un altro spirito. Per “ragion di stato” possiamo tentare di farlo.

Concludo augurando a tutti i candidati un in bocca al lupo con la speranza di non vedere sfilate e sfottò bensì strette di mano e congratulazioni congiunte. Come fanno in tutti i paesi civili.

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