Gallery fotografia della Festa in onore della Vergine del Rosario di Perdifumo

Come nasce la Festa di voto del 18 Ottobre in onore della Vergine del Rosario a Perdifumo?

Tratto dal diario della parrocchia del 18 ottobre 1961 a firma del Monsignore Giuseppe Pascale parroco di Perdifumo.

Alle 10,00 di stamattina una violenta tromba d’ aria si e’ abbattuta su Perdifumo , scoperchiando quasi tutte le case e rovinando specialmente: l’asilo, la nuova chiesa parrocchiale, il Municipio e la Caserma dei Carabinieri.

La violenza dell’uragano è durata pochi secondi ma ha apportato rovina e distruzione anche alle campagne divellendo alberi secolari e distruggendo il raccolto degli ulivi.

In paese vi sono stati dieci feriti tra cui l’ intera famiglia dell’ appuntato dei carabinieri: Spera Stefano. I palazzi sinistrati maggiormente sono stati quelli del dott. Avella, eredi Giardulli, eredi di Monsignor Baccari, De Vita, Nosenzo e Baratta, ma quasi tutte le case di Perdifumo hanno riportato danni notevoli con la caduta anche dei solai.

Tutte le strade del paese sono ingombre di tegole ed alberi divelti.

La rete elettrica e’ quasi distrutta.

La tromba d’aria non ha risparmiato nemmeno la chiesa parrocchiale che e’stata danneggiata nella copertura rifatta ex novo 2 anni fa. Non ha resistito la massiccia croce di ferro posta sulla cupola del campanile che e’ stata trovata spezzata a qualche chilometro di distanza.

Tutte le sacre suppellettili che vi si trovavano sono state rovinate ed alcune asportate dalla furia del vento che ha succhiato perfino tutta la copertura dell’abside costruito di recente.

E’ massimo il riconoscimento che solo per intercessione della Madonna non vi sono stati morti. In qualità di Parroco tramando ai posteri quanto segue: la sera del 7 ottobre di quest’ ‘anno Gaetana Palumbo di Pietro e di Avella Clelia nella chiesa mi dice: questa notte la Vergine del Rosario mi e’ comparsa in sogno; io le ho raccomandato mio figlio Enzo, affetto da poliomielite.

La Madonna mi ha risposto che lo avrebbe guardato con occhio particolare, ma tu provvedi a guardarmi le spalle. Io mi sono impressionato e ho pensato di chiamare alcuni uomini in piazza per far rimuovere la statua della Madonna che era situata sul presbiterio accanto all’ altare provvisorio e farla collocare sopra un tavolinodavanti all’altare di S.Sisto.

Subito dopo il ciclone la popolazione si e’ riversata in chiesa e dopo aver constatato i danni abbiamo trovato la statua della Madonna intatta ed aveva sulla testa la corona d’argento schiacciata mentre abbiamo trovato a terra, anch’essa rovinata, la corona del Bambino Gesu’.

La rovina delle due corone e’stata causata dalla caduta del finestrone della navata di S. Sisto situata sulla sinistra della statua. In conclusione se la statua non fosse stata tolta dal Presbiterio, questa sarebbe stata risucchiata dall’uragano, come ha risucchiato tutto l’addobbo dell’ abside, la copertura di esso e molte altre suppellettili che di trovavano sul presbiterio, suppellettili poi trovati in parte rovinati a qualche chilometro dal paese in localita’ “Boschetto”.

Per me e per tutto il paese la Madonna non solo ci ha liberato dalla morte, ma ha voluto che la sua prodigiosa statua fosse risparmiata dalla tromba d’aria.

Col consenso di tutto il popolo e col permesso del Rev.mo Abate Don Fausto Mazza viene stabilita una festa di voto per il giorno 18 ottobre di ogni anno.

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