È stato giusto il “liberi tutti” dopo il lockdown?

Il 26 Giungno 2020 ho eseguito una banale simulazione utilizzando una versione modifica del simulatore riportato originariamente in questo articolo del Washington Post.

In quella data anticipavo (non io direttamente eh, i numeri, i modelli…) quello che sta accadendo oggi, ovvero che la riapertura delle discoteche (o più in generale dei luoghi in cui è possibile un alto assembramento) avrebbe comportato uno picco e potenzialmente una richiusura.

Oggi mi chiedo, quanto ancora sarà necessario aspettare prima che le decisioni smettano di essere politiche e diventino intelligenti?

Perché è importante ragionare su “qualcosa” prima di decidere se “fare qualcosa”?

Una domanda che forse parecchia gente dovrebbe porsi prima di attaccare quei poverini che perdono le giornate vicino alle provette o prima di urlare “È un G0mblotto dei Primari per prendersi 250 euro a morto per covid”.

Nella prima parte del video viene simulata una “società” nella quale gli infetti sono persone civili (quasi tutti) e si auto isolano (tutti meno 1, il viola che si muove). E nella quale i luoghi di assembramento (discoteche) sono chiusi.

Nella seconda parte del video, nella stessa cittadina viene aperta una discoteca e nella stessa si crea un piccolo assembramento nel quale capitano sfortunatamente 2 infetti.

Ho disattivato la conta dei morti poiché mi pareva troppo macabra da mostrare ma basta guardare l’evoluzione della curva viola e immaginare come le terapie intensive vengano saturate in caso di altre ondate (seconda parte del video).

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