Durante la sua fuga, dalle persecuzioni e dalle discriminazioni tedesche contro gli ebrei e prima di togliersi la vita, ormai rassegnato ed esausto di fuggire, Walter Benjamin trascrisse la sua personale interpretazione di un quadro di Klee.
Ho voluto ribattezzare tale passaggio l’infinita tristezza dell’Angelus Novus, in quanto, all’interno vi si trovano celati molti sentimenti diversi: tristezza (per quello che accade, per quello che vede l’angelo), stupore (nel vedere le catastrofi che gli uomini sono in grado di fare), rabbia (nel non riuscire a sistemare le catastrofi) e rassegnazione (l’angelo viene spinto verso il futuro ed è condannato ad assistere inerme a ciò che gli unani fanno – è una metafora che indica la presa di coscienza che l’uomo è barbaro verso i suoi simili).
Questo breve passaggio recita:
“C’è un quadro di Klee che s’intitola Angelus Novus. Vi si trova un angelo che sembra in atto di allontanarsi da qualche cosa su cui fissa lo sguardo. Ha gli occhi spalancati, la bocca aperta, le ali distese.
L’angelo della storia deve avere questo aspetto. Ha il viso rivolto al passato. Dove [a noi] ci appare una catena di eventi egli vede una sola catastrofe che accumula senza tregua e la rovescia ai suoi piedi.
Egli vorrebbe ben trattenersi, destare i morti e ricomporre l’infranto.
Ma una tempesta spira dal paradiso che si è impigliata nelle sue ali, ed è così forte che egli non può chiuderle. Questa tempesta lo spinge irresistibilmente nel futuro, a cui volge le spalle, mentre il cumulo delle rovine sale davanti a lui al cielo.
Ciò che chiamiamo progresso è questa tempesta.”
Lascio a voi riflettere sui corsi e ricorsi storici dei quali potremmo presto essere testimoni, visto che i segnali ormai ci sono tutti.
Questo sarà un post dinamico. Lo aggiornerò per tenere traccia dei vari segnali di razzismo, omofobia, nazionalsocialismo e totalitatismo che man mano verranno fuori in Italia. Mi auguro di non doverlo aggiornare mai più.
Cosa vedrebbe oggi l’Angelus Novus?
Nelle ultime settimane, abbiamo potuto apprezzare quanto barbaro può diventare un Italiano nel momento in cui sente vacillare la sua (ipotetica) posizione di superiorità rispetto agli altri.
In pochi giorni, abbiamo potuto apprezzare fatti gravissimi, totalmente irrispettosi dell’etica della vita che tuttavia sembrano quasi passare in sordina.
La morte di Youns El Boussetaoui
Il più grave, a mio avviso, è stato l’omicidio di un civile da parte di un funzionario pubblico. E non stiamo parlando di un eccesso di forza da parte di una forza di polizia, bensì di una persona (presumo fuori orario d’ufficio) che è tranquillamente scesa di casa armata con il colpo in canna. Non penso sia necessario aggiungere altro.
La giustificazione dell’omicidio
A mio avviso, altrettanto gravi come l’omicidio, sono stati i tentativi di un noto Partito (ometto volontariamente il termine politico) di mitigare la gravità di questo omicidio tirando in ballo malattie mentali della vittima o lo stato di irregolare sul suolo Italiano della stessa.
La strumentalizzazione di una vittima.
Gravissima sembra anche l’affermazione di un noto esponente di destra, la cui riflessione sull’omicidio perpetrato di un iscritto al partito di cui lui è segretario, si sarebbe potuto evitare se la vittima “fosse stata espulsa”. Secondo questo politico, il problema non è l’omicidio bensì la vittima. Cerco di immaginare cosa avrebbe detto se ad essere ucciso fosse stato un cittadino Americano, Russo o Veneto. Come minimizzare una morte e allo stesso tempo strizzare l’occhiolino a chi proprio i migranti non li vuole.
Gli attacchi a Paola Egonu
Abbiamo potuto leggere le parole di un noto giornalaio (ex PD e la cosa colpisce ancora di più) scagliarsi contro Paola Egonu, scelta come portabandiera alle olimpiadi, insinuando che la stessa sia stata scelta non per il suo palmares (mostruoso) bensì perché “incarna un cliché e non per meriti sportivi”. Più drammatica è stata l’affermazione “ci sono almeno 30 atleti nella delegazione italiana con un curriculum più valido della Egonu, ma con la colpa di essere bianchi o eterosessuali.” Di conseguenza Egonu sarebbe stata scelta perché di Colore o non etero (come se fosse una colpa).
L’errore di Dio e la senatrice Faggi
Tra il Trash, il ridicolo e il surreale è stata poi l’argomentazione della Faggi (Lega) durante la discussione sul DDL Zan. Cito testualmente “Se Dio ci avesse voluto così molteplici, così diversi, avrebbe fatto in modo che da soli potessimo cambiare il nostro sesso e il nostro modo di fare”.
La nostra senatrice è evidentemente carente della più elementare logica in quanto “se Dio ha creato anche persone affette da disforia di genere (LGBT), allora la sua affermazione precedente è una colossale cazzata“.
L’intromissione del Vaticano in scelte di uno stato sovrano.
Abbiamo poi assistito alla discesa in campo di alcuni esponenti della Chiesa Cattolica per contrastare il DDL Zan. In particolar modo, è stato invocato il “concordato” e sono state contestate delle presunte violazione e richieste delle modifiche alla legge. Aggiungo solo un’immagine (fonte wikipedia) per ricordare da dove previene il “concordato” (dai Patti Lateranensi).
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