Cari concittadini,
dati gli avvenimenti che hanno caratterizzato l’ultima settimana, sento la necessità di condividere con voi alcune riflessioni, sopratutto in virtù della sofferta decisione (votata a maggioranza) del gruppo del quale faccio parte, di non partecipare alla competizione elettorale.
Il cuore del progetto: il programma di governo.
Il gruppo Insieme Per Perdifumo ha sempre (e per statuto) fatto squadra attorno ad un progetto di amministrazione del nostro Comune costruito ascoltando la voce dei cittadini e condiviso con gli stessi.
Il nostro lavoro di ascolto ha avuto sempre come obiettivo il proporre un programma elettorale che non fosse solo un mero allegato da presentare con la lista.
Volevamo (e vogliamo!) proporre un progetto di governo che fosse l’espressione della comunione di intenti tra tutti coloro i quali hanno deciso di condividere con noi questo percorso di costruzione.
Ed è con questa prospettiva che ci siamo incamminati verso la formazione di una lista per la competizione elettorale.
Gli eventi di Sabato
Sebbene per primi, sabato scorso, alle 10:30 avessimo già raccolto le firme dei presentatori e autenticato le nostre candidature, dopo aver constatato che a partecipare alla competizione non sarebbero state tre liste (già troppe a nostro avviso) ma addirittura quattro, dopo una consultazione e una votazione, a maggioranza il gruppo ha deciso di non procedere alla competizione elettorale.
Dopo aver sempre professato di voler AGGREGARE e creare le condizioni per favorire l’UNIONE, avendo sempre creduto (e continuiamo a farlo!) in una politica pulita, seria, coerente e soprattutto finalizzata a perseguire solo il bene comune (non personalismi e interessi individuali) Che senso avrebbe avuto avere quattro liste in un piccolo Paese come il nostro?
Ci siamo resi conto che presentandoci oltre alle divisioni familiari, innescate dalle candidature avanzate nelle altre liste, avremmo generato un’ulteriore spaccatura del paese. Spaccatura già ampia nella frazione di Vatolla e potenzialmente già estesa al resto del Comune.
Per senso di responsabilità e coerenza con i valori che abbiamo sempre professato (e che continuiamo a professare), abbiamo scelto di seguire la strada più difficile e dolorosa: posticipare la nostra discesa in campo.
Questo perché noi puntiamo a creare una nuova prospettiva per il nostro territorio. Puntiamo a far si che ci sia dialogo con tutti e tra tutti. Ed è evidente che al momento non ci siano ancora le condizioni perché ciò sia possibile. Il clima rovente dell’ultimo mese è un indicatore del fatto che molto rimane da fare per stemperare gli animi e far riavvicinare le persone.
Vogliamo che la politica (e la gestione del pubblico) sia inclusiva. Non ci interessa disgregare e dividere ma unire e cooperare alla realizzazione di progetti condivisi tra tutti e utili per la popolazione.
E continueremo a farlo costruendo dal basso.
Cosa accade ora?
Sebbene la situazione resti incerta a causa dell’esclusione di due delle tre liste presentate, stiamo rimodulando (semplificando) parte del nostro progetto di governo con l’obiettivo di chiedere l’attuazione delle misure che avevamo identificato come critiche alla prossima amministrazione.
Come cittadini innamorati del nostro Comune ci auguriamo di poter evitare un commissariamento che potenzialmente potrebbe comportare un aumento della pressione Tributaria su tutti noi.
Nell’attesa, auguriamo a tutti i candidati di riuscire a fare del loro meglio durante la campagna elettorale e chiediamo a tutti loro se possibile di dialogare e non farsi la guerra.
Il nostro Comune in questo momento ha bisogno di ricompattarsi e di avere tutti i cittadini a remare nella stessa direzione e nello stesso verso.
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